Piano Integrativo Pensionistico - AF Group

Piano Integrativo Pensionistico

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Che cos’è il PIP – Piano Integrativo Pensionistico?


Desideri proteggere il tuo potere d’acquisto anche in futuro? Il PIP UnipolSai Previdenza Futura è una forma di previdenza complementare tramite la quale è possibile integrare la pensione futura anche se non sei titolare di reddito o sei fiscalmente a carico di altri soggetti mediante un versamento su misura, che confluisce all’interno di una Gestione separata e/o in un Fondo interno.
Il Pip è una forma di previdenza complementare privata istituita da imprese di assicurazione. Il patrimonio complessivo dei PIP gestiti dalla stessa impresa di assicurazione costituisce un patrimonio separato ed autonomo dalla stessa impresa di assicurazioni che lo istituisce ed è destinato esclusivamente al pagamento delle prestazioni agli iscritti.

A cosa serve?


L’adesione a un PIP consente di:

  • destinare parte dei tuoi risparmi per integrare la tua pensione di base e ricevere una pensione complementare, anche reversibile (in favore del coniuge o di altri beneficiari da te designati);
  • affrontare eventuali difficoltà personali e lavorative (ad esempio, spese sanitarie per te, il tuo coniuge e i tuoi figli, acquisto e ristrutturazione della prima casa di abitazione, anche dei tuoi figli, inoccupazione);
  • agevolare l’uscita dal mondo del lavoro e la transizione verso il pensionamento.

Al risparmio previdenziale lo Stato riconosce specifiche agevolazioni fiscali .


Come funziona?


A seconda delle caratteristiche del PIP , puoi scegliere di collegare la rivalutazione della tua posizione individuale a una gestione separata, a uno o più fondi interni o OICR , ovvero a una combinazione delle due precedenti modalità.

Le gestioni separate sono caratterizzate da una composizione degli investimenti tipicamente prudenziale e nella maggior parte dei casi è garantita la restituzione del capitale versato o un rendimento minimo. I fondi pensione interni e gli OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) sono strutturati secondo comparti diversi caratterizzati da differenti combinazioni di strumenti finanziari e quindi di rischio/rendimento.

ll patrimonio complessivo del PIP non può essere utilizzato per soddisfare eventuali diritti vantati dai creditori dell’impresa di assicurazione.
Le prestazioni di cui beneficerai dipenderanno dall’importo complessivo dei contributi versati, dalla durata del periodo di contribuzione, dai costi sostenuti e dai rendimenti ottenuti.


Chi può aderire e come?


I PIP sono destinati a tutti coloro che, indipendentemente dalla situazione lavorativa, intendano costruirsi una pensione integrativa. L’adesione è individuale .

E’ possibile iscrivere i familiari fiscalmente a carico se il PIP lo prevede.

L’iscrizione può avvenire direttamente presso la sede dell’impresa di assicurazione che ha istituito il PIP oppure tramite agenti incaricati. Se previsto puoi iscriverti anche via web .


Quali contributi e quali linee di investimento?


Sulla tua posizione individuale puoi versare il tuo contributo. Se sei un lavoratore dipendente del settore privato puoi anche versare il TFR futuro.

L’importo dei versamenti può essere sempre modificato nel corso del periodo dell’adesione.

In base alla tua propensione al rischio e agli anni che ti separano dalla pensione, puoi investire i tuoi risparmi scegliendo fra le linee di investimento (garantite, obbligazionarie, bilanciate e azionarie) che il PIP ti offre.
L’importo dei versamenti e la scelta della linea di investimento possono essere sempre modificati nel corso del periodo dell’adesione.


Quanto costa?


I costi applicati dal PIP , hanno un impatto significativo sulla prestazione che chiederai.

E’ importante consultare la “Scheda dei costi” nel documento “Informazioni chiave per l’aderente” , che ti viene consegnato al momento dell’adesione.


Che tipo di prestazioni puoi ottenere?


Al momento del pensionamento e, a condizione di avere almeno cinque anni di partecipazione al fondo, puoi ricevere:

  • tutto il capitale accumulato in rendita , che costituirà la tua pensione complementare;
  • fino a un massimo del 50% del montante accumulato in capitale e il restante in rendita;
  • tutta la tua posizione in capitale, ma solo se il 70% del montante accumulato (capitale iniziale e interessi maturati nel tempo) ti dà una rendita annua inferiore al 50% dell'assegno sociale.

La pensione complementare può essere reversibile in favore sia del coniuge sia di un’altra persona da te indicata. In caso di premorienza durante la fase di accumulo il capitale può essere riscattato dai tuoi eredi o dalle persone che hai designato.

 

Prima dell'età pensionabile, puoi prelevare tutto o parte del capitale per far fronte a eventi inattesi:

 

ANTICIPAZIONI

  • Spese sanitarie straordinarie documentate connesse a interventi e terapie conseguenti a gravissime condizioni (anche del tuo coniuge o dei tuoi figli).
    Quando: in qualsiasi momento
    Quanto: fino al 75% del capitale accumulato
    Tassazione: l’aliquota varia tra il 15% e il 9% in base agli anni di partecipazione alla previdenza complementare
  • Acquisto e ristrutturazione documentati della prima casa di abitazione (per te e per i tuoi figli).
    Quando: dopo 8 anni di partecipazione alla previdenza complementare
    Quanto: fino al 30% del capitale accumulato
    Tassazione: si applica un’aliquota del 23%
  • Motivi personali e familiari
    Quando: dopo 8 anni di partecipazione alla previdenza complementare
    Quanto: fino al 30% del capitale accumulato
    Tassazione: si applica un’aliquota del 23%

Le richieste di anticipazione possono essere ripetute, anche con riferimento alla medesima causale, purché le somme ottenute non superino il limite massimo erogabile.

 

RISCATTI

Per altre situazioni è invece possibile riscattare in tutto o in parte la posizione individuale:

  • Invalidità permanente o inoccupazione superiore ai 48 mesi, dimissioni o licenziamento, decesso dell’aderente.
    Quanto: tutta la posizione individuale
    Quando: in qualsiasi momento al ricorrere delle condizioni previste dalla normativa
    Tassazione: si applica un’aliquota del 23% per i riscatti della posizione individuale a seguito di dimissioni e licenziamento; negli altri casi, è prevista un’aliquota agevolata che varia tra il 15% e il 9%, in base al numero di anni di partecipazione alla previdenza complementare.
  • Inoccupazione non inferiore a 12 mesi (e non superiore a 48 mesi) , in caso di ricorso da parte del datore di lavoro a mobilità, cassa integrazione guadagni, ordinaria o straordinaria
    Quanto: fino ad un massimo del 50% della posizione individuale
    Quando: in qualsiasi momento al ricorrere delle circostanze previste dalla normativa
    Tassazione: si applica un’aliquota agevolata che varia tra il 15% e il 9%, in base al numero di anni di partecipazione alla previdenza complementare

In alternativa al riscatto , se ti mancano non più di 5 anni alla pensione di vecchiaia, puoi chiedere al PIP il pagamento di una rendita integrativa temporanea anticipata (cosiddetta RITA) .
Per poterne beneficiare devi inoltre aver cessato l’attività lavorativa, avere almeno 5 anni di partecipazione alla previdenza complementare e 20 anni di contribuzione alla previdenza obbligatoria.
Puoi anche richiederla fino a 10 anni prima dell’età pensionabile se sei inoccupato da più di 24 mesi.
In entrambi i casi, la rendita ti verrà corrisposta fino al conseguimento dell’età per la pensione di vecchiaia prevista nel sistema pensionistico obbligatorio.


Ci sono agevolazioni fiscali?


Al risparmio previdenziale lo Stato riconosce specifiche agevolazioni fiscali:

  • i contributi che versi al PIP sono deducibili dal reddito IRPEF fino a 5.164,57 euro l'anno, quindi paghi subito meno imposte sui redditi. Entro lo stesso limite puoi portare in deduzione anche i versamenti effettuati a favore di familiari fiscalmente a carico(non è invece inclusa nel limite di deducibilità la eventuale quota di TFR versato);
  • i rendimenti della gestione finanziaria sono tassati con un’aliquota massima del 20% anziché del 26% come per la maggior parte delle forme di risparmio finanziario;
  • la pensione complementare e il capitale sono tassati con un' aliquota agevolata che varia tra il 15% e il 9% in base agli anni di partecipazione al PIP (viene tassata solo la parte relativa ai contributi precedentemente dedotti e alle quote di TFR versate);
  • le anticipazioni o riscatti della posizione individuale per far fronte a spese impreviste personali o familiari sono tassati con un’ aliquota agevolata che varia tra il 15% al 9% in base al numero di anni di partecipazione; per alcune tipologie di richieste (ad esempio l’anticipazione per ristrutturare o acquistare la prima casa di abitazione o il riscatto a seguito di dimissioni e licenziamento) si applica l’aliquota del 23%.

 


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